vins ha scritto:Visto lo scempio compiuto nel nuovo listino 2018 Harley-Davidson, mi viene ancora naturale rimarcarlo. Comprendo il peso gravoso della crisi del mercato motociclistico mondiale e giustifico anche le nuove motorizzazioni (almeno per ciò che riguarda l' M8) costrette al cambiamento sotto la tacita coercizzazione EPA...ma abbattere due famiglie che hanno fatto la fortuna della casa per creare un unico telaio chiamato "Softail", ma in realtà non é più il Softail che conosciamo, chiamando alcuni modelli con nomi iconici della famiglia Dyna quando effettivamente la famiglia Dyna non esisterà piu...bè è davvero esilarante sta cosa. Hanno separato le acque come Mosè, ma dalla parte sbagliata. Spero per loro, da affezionato del marchio, che sia la strada giusta.
Dal 2018 sarà difficile riconoscere a colpo d'occhio una HD.
Mancano tutti i segni distintivi, quelli che facevano la differenza per chi amava il marchio e la sua tradizione centenaria.
1- La luce a terra è aumentata. Non ci saranno più le LowRider rasoterra con gli scarichi che sparano all'asfalto. La luce a terra delle Dyna è più che sufficente per riempire le gomme in curva.
2- I nuovi serbatoio scimmiottano il peanut Sportster, ed hanno una capienza ridotta rispetto ai precedenti serbatoi a goccia Dyna e Softail. Inoltre c'è da capire dove sia stato posizionato il canister... L'autonomia quindi sarà per forza di cose ridotta, e chi vorrà viaggiare starà sempre col patema d'animo.
3- La leggendaria borchia quadra sul fianco laterale è stata da sempre quel particolare che fa riconoscere al volo una Harley Davidson. È li praticamente (nonostante piccole modifiche) da molti anni ed è stata adottata da altrettanti modelli. Be oggi non c'è più, ma ci sarà una comunissima borchia sagomata che segue le linee ormai adottate da tutti.
4- Via gli ammortizzatori esterni, icona delle Duo-Glide,FXR e Dyna ed adottati da tutti i cloni giappo per richiamare lo stile ed il fascino delle HD senza tempo. Rimangono a vista solo sulla famiglia Sportster (e Street750). Sostituiti da un forcellone oscillante con mono ammortizzatore superiore, il cui precarico è regolabile in diverso modo in base ai modelli. Quindi si è adottato una schema progettuale che le case giapponesi avevano gia da diversi decenni sviluppato ed utilizzato in svariate forme. Dal 2018 al posto dei molloni sbucherà questo triangolino anonimo, un po misero all'occhio.
5-Sui nuovi modelli il motore verrà montato rigido. Quindi addio al motore montato su tamponi elastici ed a questa soluzione tecnica raffinata iniziata con la Sturgis, passando per FXR e terminata con la famiglia Dyna e Touring. Va ricordato che il telaio Dyna è davvero un gran telaio che adotta soluzioni tecniche davvero interessanti. Infatti il forcellone, invece di essere ancorato al telaio, è ancorato al motore stesso, così da liberare il telaio dalle forze torsionali che il motore imprime sulla ruota nello scaricare a terra i cavalli. Un telaio di questo tipo aumenta di molto il piacere della guida e la sua dinamicità (Dynamic). Per questo si chiama Dyna...Schema progettuale usato anche da case motociclistiche supersportive.
6-TwinCam sostituito dal Milwaukee Eight. Due motorizzazioni completamente agli antipodi sia come progetto che come estetica. Al posto dei grossi ed imponenti cilindroni del TwinCam (soprannominato appunto per questo Fat Head) ci saranno quelli del Milwaukee 8, esteticamente meno appariscenti. Si spezza anche il tradizionale motore 2 valvole per cilindro a favore del nuovo 4 valvole, che torna anche ad essere monoalbero. Alcune motorizzazioni godranno di sistemi di raffreddamento aggiuntivi al classico progetto tradizionale HD raffreddato ad aria. Il TwinCam, anche se per certi aspetti fu additato come un motore fuori dalle convenzioni tradizionali, in realtà ha utilizzato le tecnologie moderne senza renderle visibili. Nei suoi 17 anni di presenza ha motorizzato modelli nuovi ma anche rivisitazioni aggiornate di modelli che indubbiamente entreranno nella storia mantenendo intatto tutto il fascino di una HD.
Il 2018 cambia tutte le carte in gioco.
Niente è piu come prima.
Sono deluso. Non tanto dal fatto che io sia un dynista sfegatato, ma dal fatto che per quasi 100 anni ci hanno fatto il lavaggio delle meningi con la storia della tradizione (in base al quale si potevano perdonare alcune cazzate) e poi oggi se ne scappano dal manicomio con qusti aborti planetari....mah.
Harley concepite per le nuove generazioni fighettare, dove la sostanza viene sostituita dall'apparenza.
Meglio una buona giappo: costa meno, è davvero piu leggera e va di più.
Vins-
I nostri purtroppo sono voli nostalgici che tali rimangono.
Io vado ancora più indietro di te, dove possedere una Harley non era semplice dal lato economico, ma lo era dal lato meccanico.
Dove non c era elettronica a rompere le palle..
Dove bastava tirare il choke la mattina presto mezz ora prima, per partire mezz ora dopo.
E puntualmente al primo semaforo ti si spegneva con sbuffo di fumo dal filtro.
Harley mi ha deluso già 11 anni fa...solo che c ho messo un po per assimilare la cosa.
L elettronica ha creato un mondo di furbi che prima non esisteva.
Perché senza essere un provetto meccanico o motorista, con un kit di getti o un carburatore nuovo, dopo un ora nel box, uscivi col sorriso.
Adesso se non ha lo scatolotto arancione, la centralina super performante da gara e il portatile dell' ultima generazione, sulla moto non ci metti più mano..
Anzi, l'app sullo smartphone è oggi di gran moda.
Da lì ti fai il setup ecc ecc direttamente dal cesso di casa..
Ognuno di noi, a seconda delle sue esperienze con queste moto, troverà il bello o il brutto della new generation 2018.
Ma come sempre si dice, nella vita ci si abitua a tutto.