Re: Motociclista per sempre?
Inviato: 07/03/2024, 8:52
Casso! Dai che c'è ancora tempo!
Altrimenti mi mettete addosso una tristezza....
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Forum per appassionati di Harley-Davidson
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Caro Palma, concordo in toto, anche se mi sento, un po' romanticamente, come un dinosauro in via d'estinzione.Palmambrogio ha scritto: ↑28/02/2024, 8:42 Eccomi qui a porvi un quesito che da qualche giorno è motivo di transito mentale da parte del qui presente sottoscritto.
Ebbene..
Giorni fa, mi trovavo a dialogare amabilmente col figlioletto di una cara amica.
Parlando di svariate cose, la chiacchierata si è spostata sull'argomento motociclette.
Dopo aver compreso che al ragazzo suscitano un certo interesse, mi sono lanciato in una rimembranza poetica sul mio passato e sulle motociclette da me possedute.
Fin qui nulla da segnalare, se non che, ad un certo punto, il ragazzo mi pone la domanda, se posseggo ancora attualmente una motocicletta.
Al mio dire no, il ragazzo con molta serenità, mi dice apertamente, che allora non sono più un motociclista ma lo sono stato...
Colto alla sprovvista da una tale risposta, mi ritrovo a fare a bracciate con la mente, per spiegare al ragazzo, che una volta saliti in sella, ed aver introdotto nel sangue questa passione, si rimane motociclisti per sempre.
Ma il ragazzino insiste, che quando non si guida più una motocicletta, si è stati motociclisti.
Come fosse una professione che si è svolto per lungo tempo, ma che poi, causa pensionamento, non si svolge più..
Ebbene cari amici, in quel momento, in quel preciso momento, si è insinuato nella mia mente, un dubbio amletico.
Un dubbio amletico dipanato prontamente dalla mia indole goliardica ma anche ferrea, su determinati concetti di vita.
Per cui, senza colpo ferire, ho risposto al ragazzino, che la motocicletta ti rimane nel cuore.
È parte di te anche se fisicamente non c'è.
E ribadisco che dal mio punto di vista, un motociclista che si dica tale, lo rimarrà per sempre.
Non importa ciò che pensano gli altri.
Importa ciò che sentiamo al di dentro.
E quando qualcosa ci manca, significa che ha preso posto in noi per non andarsene mai più.
Voi cosa ne pensate?
Eto.Demerzel ha scritto: ↑09/03/2024, 0:09Caro Palma, concordo in toto, anche se mi sento, un po' romanticamente, come un dinosauro in via d'estinzione.Palmambrogio ha scritto: ↑28/02/2024, 8:42 Eccomi qui a porvi un quesito che da qualche giorno è motivo di transito mentale da parte del qui presente sottoscritto.
Ebbene..
Giorni fa, mi trovavo a dialogare amabilmente col figlioletto di una cara amica.
Parlando di svariate cose, la chiacchierata si è spostata sull'argomento motociclette.
Dopo aver compreso che al ragazzo suscitano un certo interesse, mi sono lanciato in una rimembranza poetica sul mio passato e sulle motociclette da me possedute.
Fin qui nulla da segnalare, se non che, ad un certo punto, il ragazzo mi pone la domanda, se posseggo ancora attualmente una motocicletta.
Al mio dire no, il ragazzo con molta serenità, mi dice apertamente, che allora non sono più un motociclista ma lo sono stato...
Colto alla sprovvista da una tale risposta, mi ritrovo a fare a bracciate con la mente, per spiegare al ragazzo, che una volta saliti in sella, ed aver introdotto nel sangue questa passione, si rimane motociclisti per sempre.
Ma il ragazzino insiste, che quando non si guida più una motocicletta, si è stati motociclisti.
Come fosse una professione che si è svolto per lungo tempo, ma che poi, causa pensionamento, non si svolge più..
Ebbene cari amici, in quel momento, in quel preciso momento, si è insinuato nella mia mente, un dubbio amletico.
Un dubbio amletico dipanato prontamente dalla mia indole goliardica ma anche ferrea, su determinati concetti di vita.
Per cui, senza colpo ferire, ho risposto al ragazzino, che la motocicletta ti rimane nel cuore.
È parte di te anche se fisicamente non c'è.
E ribadisco che dal mio punto di vista, un motociclista che si dica tale, lo rimarrà per sempre.
Non importa ciò che pensano gli altri.
Importa ciò che sentiamo al di dentro.
E quando qualcosa ci manca, significa che ha preso posto in noi per non andarsene mai più.
Voi cosa ne pensate?
Ho ancora il King, attualmente in garage sul sollevatore e in attesa di un nuovo proprietario che, sicuramente con l'arrivo della bella stagione, lo verrà a ritirare.
Ho trascorso quasi trent'anni in sella a svariate moto, di cui 3 HD, e mo non è che sto tirando i remi in barca, ma per un po' penso che resterò a piedi.
Forse il King rimarrà l'ultima mia moto, forse invece, per il principio di: "mai dire mai", ne arriverà un'altra a prendere il suo posto in garage, ma sicuramente non sarà un Harley.
Perché anche cambiare marca, tipo e modello fa parte del grande piacere di essere motociclisti, ma soprattutto perché il nuovo corso preso da mamma HD non fa più per me.
A dire il vero, il nuovo corso intrapreso da tantissime case motociclistiche non fa più per me, troppe ciabatte (nel vero senso del termine), TFT al posto dei classici orologi, troppa elettronica che (solo a parer mio), ti spacciano per indispensabile, ma invece non serve a una ceppa, come per esempio il radar che ti abbassa la velocità frenando da solo, oppure t'avvisa con fastidiosi cicalini e spie sugli specchietti retrovisori, se qualcuno ti entra nell'angolo cieco...
Già, come se finora fossimo sempre stati tutti degli handicappati su due ruote...
Secondo me, sono sicuramente orpelli utili per chi non sa andare in moto, oppure viene da auto "ipertechno" come quelle orrende carriole a quattro ruote che fabbricano oggi. Tipi che che nemmeno sanno apprezzare quel sottile piacere spartano dell'andare a zonzo con un mezzo a due ruote, ascoltando il borbottio dello scarico e godendo della carezza del vento, e poco importa se si finisce col perdersi, fa parte del gioco...e si fotta pure il navigatore.
Tutti a osannare TFT, radar e Cruise Control "intelligenti"...come se in mancanza di tali puttanate non si potesse più prendere nemmeno in considerazione il salire su una moto, accenderla e partire per non so dove, a volte guidando fino allo sfinimento per il puro piacere di farlo.
Meglio sarebbe a questo punto che installassero di fabbrica pure il pilota automatico, così il "biker" della nuova de-generazione, non si caga addosso sapendo di dover (orrore) addirittura condurre il mezzo, e si può rilassare magari scambiando selfie e "whatsappate" con altrettanti new biker come lui...
Ad maiora vecchio mio.
Eto.Demerzel ha scritto: ↑09/03/2024, 0:09
Caro Palma, concordo in toto, anche se mi sento, un po' romanticamente, come un dinosauro in via d'estinzione.
Ho ancora il King, attualmente in garage sul sollevatore e in attesa di un nuovo proprietario che, sicuramente con l'arrivo della bella stagione, lo verrà a ritirare.
Ho trascorso quasi trent'anni in sella a svariate moto, di cui 3 HD, e mo non è che sto tirando i remi in barca, ma per un po' penso che resterò a piedi.
Forse il King rimarrà l'ultima mia moto, forse invece, per il principio di: "mai dire mai", ne arriverà un'altra a prendere il suo posto in garage, ma sicuramente non sarà un Harley.
Perché anche cambiare marca, tipo e modello fa parte del grande piacere di essere motociclisti, ma soprattutto perché il nuovo corso preso da mamma HD non fa più per me.
A dire il vero, il nuovo corso intrapreso da tantissime case motociclistiche non fa più per me, troppe ciabatte (nel vero senso del termine), TFT al posto dei classici orologi, troppa elettronica che (solo a parer mio), ti spacciano per indispensabile, ma invece non serve a una ceppa, come per esempio il radar che ti abbassa la velocità frenando da solo, oppure t'avvisa con fastidiosi cicalini e spie sugli specchietti retrovisori, se qualcuno ti entra nell'angolo cieco...
Già, come se finora fossimo sempre stati tutti degli handicappati su due ruote...
Secondo me, sono sicuramente orpelli utili per chi non sa andare in moto, oppure viene da auto "ipertechno" come quelle orrende carriole a quattro ruote che fabbricano oggi. Tipi che che nemmeno sanno apprezzare quel sottile piacere spartano dell'andare a zonzo con un mezzo a due ruote, ascoltando il borbottio dello scarico e godendo della carezza del vento, e poco importa se si finisce col perdersi, fa parte del gioco...e si fotta pure il navigatore.
Tutti a osannare TFT, radar e Cruise Control "intelligenti"...come se in mancanza di tali puttanate non si potesse più prendere nemmeno in considerazione il salire su una moto, accenderla e partire per non so dove, a volte guidando fino allo sfinimento per il puro piacere di farlo.
Meglio sarebbe a questo punto che installassero di fabbrica pure il pilota automatico, così il "biker" della nuova de-generazione, non si caga addosso sapendo di dover (orrore) addirittura condurre il mezzo, e si può rilassare magari scambiando selfie e "whatsappate" con altrettanti new biker come lui...
Ad maiora vecchio mio.
Palmambrogio ha scritto: ↑10/03/2024, 9:06 Qui c'è un po' tra virgolette, uno scontro tra generazioni.
È normale e logico quando ci si confronta, soprattutto in merito a decadi diverse con diversi stili e diverse motociclette, ritrovarsi a discutere con una certa enfasi.
A mio parere, non vi è nulla da difendere, perché il progresso coi suoi meriti e i suoi demeriti avanza inesorabile..
Non siamo certo noi, con il nostro dire, a cambiare l'eco degli aventi.
Cambiano già da soli.
Come cambiamo noi invecchiando e diventando sempre meno disposti ad accettare tutto questo.
Queste motociclette così modernizzate.
Con questi schermi da computer al posto delle lancette, ci ricordano che il tempo scorre..
E non lo possiamo certo fermare..
Sono loro stesse a ricordarci ciò che è stato.
E che ora è stato sostituito.
Per un giovane d'oggi è diverso.
Ma anche per chi ha qualche anno in più, a cui però manca una determinata esperienza, tutto questo può apparire stravagante.
Ma gli occhi di chi guarda oggi, tra quarant'anni guarderanno il mondo in maniera diversa.
E forse si ritroveranno al mio posto a scrivere le stesse cose che sto scrivendo io in questo preciso momento.
È una ruota che gira.
Balengo ha scritto: ↑09/03/2024, 20:08 Casso..... penso che per le macchine sia molto differente.
Con le auto abbiamo accettato tutti i cambiamenti anche se non so quanto ci abbiamo guadagnato..
Le macchine sono controllate da un sacco di centraline.
Centralina ABS.
Centralina iniezione.
Centralina airbag.
Appena una non funziona ti si accende una spia sul quadro o anche più di una..
E te vai nel pallone!
Non sai più cosa funziona e cosa non funziona..
Se il controllo di stabilità è ancora attivo.
Se gli airbag in caso di impatto si apriranno..
Dipendiamo dal tecnico che con il suo tablet speciale fa tutta la diagnostica.
C'è il buono e il brutto in ogni cosa.
Palmambrogio ha scritto: ↑10/03/2024, 9:06 Qui c'è un po' tra virgolette, uno scontro tra generazioni.
È normale e logico quando ci si confronta, soprattutto in merito a decadi diverse con diversi stili e diverse motociclette, ritrovarsi a discutere con una certa enfasi.
A mio parere, non vi è nulla da difendere, perché il progresso coi suoi meriti e i suoi demeriti avanza inesorabile..
Non siamo certo noi, con il nostro dire, a cambiare l'eco degli aventi.
Cambiano già da soli.
Come cambiamo noi invecchiando e diventando sempre meno disposti ad accettare tutto questo.
Queste motociclette così modernizzate.
Con questi schermi da computer al posto delle lancette, ci ricordano che il tempo scorre..
E non lo possiamo certo fermare..
Sono loro stesse a ricordarci ciò che è stato.
E che ora è stato sostituito.
Per un giovane d'oggi è diverso.
Ma anche per chi ha qualche anno in più, a cui però manca una determinata esperienza, tutto questo può apparire stravagante.
Ma gli occhi di chi guarda oggi, tra quarant'anni guarderanno il mondo in maniera diversa.
E forse si ritroveranno al mio posto a scrivere le stesse cose che sto scrivendo io in questo preciso momento.
È una ruota che gira.