Prima di iniziare il giro, bisogna collegare l’apparato di datalogging come il Daytona Twin Scan, o una unità Zeitronix, e le relative sonde a banda larga (se il dispositivo è a sonda singola preferire il cilindro posteriore) seguendo le istruzioni del produttore, e inserire una mappa con tutte le celle a zero se si possiede una centralina piggyback come la Power Commander o la Daytona Twin Tuner (con interfaccia USB).
Oppure inserire la mappa originale che è stata backuppata se si possiede il TTS Mastertune.
Se si usa lo Screamin Eagle Super Tuner e si è già caricata una mappa, l’originale è andata persa, quindi se non si può tornare alla mappa originale, non importa, le modifiche alla nuova mappa saranno come aggiustamenti della mappa caricata.
In questa guida vediamo come creare una mappa per Power Commander o Daytona Twin Tuner (con interfaccia USB).
Finito il giro con collegato uno strumento di data logging, si estraggono i dati da analizzare.
Ecco una schermata con i dati estratti sotto forma di mappa AFR o stechiometrica con tutti i valori aria benzina da usare come campione. I dati sono incolonnati per apertura farfalla e regime di rotazione. Nel caso del SERT/SEST/TTS saranno incolonnati per depressione del sensore MAP e regime di rotazione.
A questo punto bisogna procurarsi dei fogli di calcolo come quelli messi a disposizione dalla Daytona nel suo sito (in formato Excel ma compatibili anche con OpenOffice.org):
http://www.daytona-sensors.com/tech_twin_scan2.html
In mancaza di strumenti come questi esistono dei libri e tutta una serie di formule per ricavare valori di VE (Efficienza Volumetrica) partendo dal rapporto stechiometrico a determinati regimi. Questi dettagli tecnici esulano dallo scopo di questa guida.
Il foglio di calcolo contiene la fuel map di base che in questo caso ha tutti zero. Se non volevamo partire con mappe a zero, e stavamo perfezionando una mappa già nella centralina, inseriamo qua quella mappa, il calcolo finale terrà conto di questi valori e ci darà il valore di correzione.
Quindi si inseriscono più dati possibile recuperati dal sistema di datalogging, sotto forma di rapporti AFR (stechiometrici) e si inseriscono nella relativa parte del foglio di calcolo:
Quindi inserire la mapa stechiometrica di destinazione. Ossia quella che vorremmo sia la mappa ideale che vogliamo che la nostra iniezione tenga per avere le migliori prestazioni.
Queste mappe non sono facili da trovare, cambiano da motore a motore, e si possono costruire con l’esperienza o si trovano in giro per forum su Internet da altre persone che hanno avuto modo di sperimentare e hanno deciso di condividere le loro mappe.
Il foglio di calcolo calcolerà automaticamente la mappa di correzione da inserire all’interno della centralina Power Commander o Twin Tuner per ottenere o cercare di mantenere i rapporti stechiometrici di destinazione.
Se avessimo usato un foglio studiato per il TTS Mastertune o il SERT o il SEST, qui avremmo i valori VE (Efficienza Volumetrica) da inserire nelle rispettive tabelle.
Ecco il risultato finale inserito nel software della Power Commander V, pronto per essere caricato nella memoria flash della centralina.
Se mancano delle celle perché i dati recuperati con lo strumento di diagnostica presentano dei buchi, basta fare la media con le celle vicine, superiori o inferiore, destra o sinistra, per ottenere un valore da inserire nella cella mancante. Quanto sopra va ripetuto per entrambi i cilindri.
Quando una mappa viene creata con questi strumenti che sono i medesimi utilizzati sui banchi dinamometrici, la moto cambia totalmente, vengono ottenuti i giusti consumi e una prontezza e fluidità di marcia che non è possibile avere con mappe generiche trovate su Internet o fornite con le centraline. Anche se sono state create per la nostra stessa combinazione di modifiche e scarichi.
Questo perché ci sono differenze tra i veicoli venduti nei vari paesi, la qualità delle benzine disponibili in ogni paese, e differenze di rendimento tra motori anche dello stesso tipo.
Ovviamente il buon risultato dipende anche dall’esperienza dell’operatore. La quantità di dati recuperata deve essere sufficiente e comprendere quante più celle possibile. E le mappe stechiometriche di destinazione devono essere studiate in base a cosa si vuole ottenere tra prestazioni e consumi.
I dati sono riutilizzabili per creare più mappe da provare sulla moto, senza dover recuperarne di nuovi.
Nuove sessioni di data logging sono invece necessarie se cambia qualsiasi configurazione del motore, perché viene a cambiare anche l’efficienza volumetrica.
È necessaria una nuova sessione ed una nuova rimappatura anche a distanza di qualche anno, quando si sospetta che l’usura e il variare della tenuta delle valvole e delle fasce abbiano modificato anch’essi il rendimento del motore.
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Mr. Mechano